Questi sono stati i tre requisiti per la maggior parte dei lavori per quasi tutto il ventesimo secolo. Solo dopo essere risultato idoneo a tutti e tre criteri, la tua competenza veniva testata. E la competenza era molto più importante della leadership, creatività o genialità.
Se stavi facendo domanda per guidare un carrello elevatore, per essere un receptionist, un venditore di assicurazioni o un infermiere, ti presentavi con un curriculum (la prova di avere alle spalle altre situazioni in cui sei stato accondiscendente), ti presentavi (prova che vivevi da qualche parte lì vicino), e sapevi quanto ti offrivano come stipendio (naturalmente).
La scuola non doveva fare niente per il secondo requisito (essere locale), ma senza dubbio lavorava duramente per inculcare una nozione: l’unico modo per andare avanti era la gestione affidabile del lavoro in tempo e in linea con gli standard dell’insegnante.
E sicuramente ti ha insegnato ad accettare quello che coloro che erano in una posizione autoritaria ti avevano dato: in questo modo, lo stipendio era lo stipendio, e lo prendevi finché qualcuno non ti avrebbe offerto una paga migliore.
Ogni studente aveva già avuto un lavoro – dall’età di cinque anni, un lavoro fisso, con una serie di manager che davano istruzioni. Gli ingredienti per essere accondiscendenti e a basso costo si trovavano esattamente nel cuore delle nostre vite. Il fatto di essere locali era un bonus.