Non c’è alcun premio per chi è considerato un intellettuale. Il mio bambino prepotente può picchiare senza problemi il tuo bambino nerd. I veri uomini non sono appassionati della letteratura.
Viviamo in una cultura dove un politico che dice “è semplice” batterà quasi sicuramente uno che dice “è complicato”, anche se lo è effettivamente. È un mondo dove gli allenatori di rugby delle scuole medie fanno fare ai loro giocatori delle flessioni finché non stramazzano al suolo, ma gli insegnanti di matematica vengono sgridati per aver dato troppi compiti per casa.
Ben Franklin e Thomas Jefferson sono degli intellettuali famosi. Bill Gates e Michael Dell sono dei nerd. Ma nonostante questo, la corrente prevalente della cultura popolare premia quasi sempre coloro che seguono ciecamente senza farsi domande, gli atleti e quelli che hanno un atteggiamento passivo.
Questo va bene quando l’economia della nazione dipende dal tuo inchino nei confronti del caposquadra, dal sollevamento di carichi pesanti, e dalla rassegnazione pur di avere una possibilità a lungo termine.
Ora, però, il nostro futuro sta con gli artisti e i sognatori e sì, con la persona che ha speso tempo ed energie per appassionarsi alla matematica.