Il primo è triste, egoista e irritante. Lo vedo spesso nei nuovi e costosi modelli di auto vicino a dove abito. Dice “Tagliate le tasse scolastiche”.
Questi automobilisti / cittadini votanti / contribuenti non vanno più a scuola, oppure hanno figli che si sono appena laureati, e / o sono semplicemente egoisti. Nessuno di questi punti di vista mi rende ottimista sul nostro futuro.
L’altro adesivo è quello che non vedo mai. Dice “Rendete la scuola un posto diverso“.
Penso che se seguissimo il consiglio del secondo adesivo che non esiste, potremmo riuscire a fare qualcosa.
La scuola appartiene ai genitori e ai loro figli, a coloro che pagano per essa, a coloro per cui è stata creata. Appartiene anche alla communità, agli adulti che andranno a vivere e a lavorare con gli studenti che la scuola sforna.
Troppo spesso viene detto a tutti questi cittadini di considerare la scuola come un organismo autonomo, un robot pre-programmato, troppo grande per essere cambiato e troppo importante per farlo arrabbiare.
Bè, per prima cosa il mondo è cambiato. Ora è giunto il momento che la scuola faccia altrettanto.