Ogni tanto, tra la terza elementare e la fine della scuola superiore, un insegnante offre alla classe di fare qualcosa di interessante, nuovo, inusuale, eccitante, rischioso e addirittura emozionante.
Sono quasi sicuro si tratti del 2% delle ore in cui lo studente si trova effettivamente a scuola. Il tempo rimanente è riservato ad assorbire il programma, per prepararsi a quello che viene chiesto nella verifica.
Mi chiedo: cosa succederebbe alla nostra cultura se gli studenti spendessero il 40% del loro tempo seguendo scoperte interessanti ed eccitanti opportunità di crescita, e solo il 60% della giornata ad assorbire i fatti un tempo importanti da conoscere?