Non so come cambiare la scuola, non posso darvi una mappa o un elenco di cose. Quello che so è che stiamo ponendo delle domande sbagliate e facendo delle assunzioni sbagliate.
La miglior tattica disponibile ad ogni contribuente, genitore ed insegnante interessato al problema è quella di porre delle domande incessantemente, non adagiarsi nello status quo.
“Questa classe/lezione/programma/compito/test/politica è fatta per aiutare i nostri studenti a fare meglio una cosa vecchia, o stiamo aprendo una nuova porta per far sì che i nostri studenti siano in grado di fare qualcosa di nuovo e differente?”
La scuola sta facendo il miglior lavoro che si possa immaginare per creare un risultato che le è stato chiesto di creare.
Noi dobbiamo chiedere alle scuole di fare qualcosa di diverso. E l’unico modo per farlo è approcciare la scuola in modo differente.