106. La terza ragione per la quale non insegnano informatica nelle scuole pubbliche

La prima ragione è classica: è un nuovo argomento e cambiare il programma coinvolge la politica, è costoso e porta via molto tempo. Si tende quindi a lasciarla fuori.

La seconda ragione è collegata alla prima. Molti insegnanti sono più tranquilli quando insegnano argomenti su cui hanno maggiore esperienza e competenza, e la programmazione informatica non fa parte di quegli argomenti.

Ma la terza ragione è la più importante e arriva al cuore della discussione: tutte le cose importanti che dobbiamo insegnare sull’informatica non possono essere insegnate attraverso apprendimento mnemonico, lezioni e verifiche. E la scuola è organizzata intorno a queste tre cose.

La programmazione informatica riguarda la soluzione diretta di problemi. Se risolvi il problema dicendo allo studente “qui usiamo questa stringa di codice, mentre qui usiamo quest’altra”, non avrai fatto niente per sviluppare il pensiero profondo e le abilità di adattarsi che i programmatori usano ogni giorno.

Invece, il processo deve portare lo studente a sperimentare, fornendo l’accesso alle risorse e considerando poi lo studente responsabile per un risultato che funziona. E ripetere. E ripetere.

Altri argomenti che assomigliano alla programmazione informatica.

Belle arti

L’arte di vendere

Presentare idee

Scrittura creativa

Lo sviluppo di prodotti

Giurisprudenza

Product management

Leadership

Non penso sia un caso che ci siano alcune scuole tradizionali che insegnano questi argomenti (nel prossimo capitolo parlerò delle facoltà di legge).

Questi argomenti erano generalmente lasciati al desiderio e alla persistenza dell’individuo. Se volevi eccellere in una di queste aree, dovevi arrangiarti. Potevi, come Shepard Fairey, finire alla Rhode Island School of Design, ma molto più comunemente, o ti trovavi un mentore oppure le imparavi strada facendo.