Vi presento un semplice esempio della differenza tra spingere i bambini a memorizzare una tecnica e insegnare la stessa attraverso un processo e il guadagno di un’attitudine.
Microsoft è proprietaria del motore di ricerca Bing – è l’alternativa a Google. Con lo scopo di aumentare il suo utilizzo, Microsoft ha inserito Bing nella home page che viene mostrata quando si apre Microsoft Explorer, il web browser di default nei sistemi operativi Windows, ad oggi il sistema operativo installato nella maggior parte dei PC.
Si è scoperto che uno dei termini più cercati in Bing nel 2011 era la parola “Google”.
Gli utenti digitano “Google” in Bing per aprire la pagina di Google così da poter fare una ricerca (la stessa ricerca che avrebbero potuto fare in Bing, naturalmente).
E poi, una volta arrivati nella pagina di Google, qual è uno dei termini più cercati? Facebook.
Scrivono “Facebook” in Google per arrivare nella pagina del social network, perché non sanno come usare la barra degli indirizzi situata in alto nel browser per scrivere www.facebook.com , e non sanno come salvarlo come loro sito preferito nei bookmark.
User inetto: Bing –> “Google” –> Google –> “Facebook” –> Facebook
User motivato: clicca la pagina salvata tra i bookmark
Dovreste memorizzare questa cosa? Naturalmente no. Quello che fa impressione è che milioni di Americani, persone che possiedono computer che sarebbero costati milioni di dollari solo qualche anno fa, usano il computer seguendo determinate abitudini e paure, e lo trattano come una scatola magica. Sono spaventati all’idea di poter rimpiazzare Google con Bing. Spaventati di chiedere come poter sbarazzarsi di Internet Explorer e installare Firefox. Troppo pigri per chiedere ai loro colleghi se c’è un modo migliore. Non cercano consigli o modi per rompere o aprire o aggiustare o migliorare. Si auto-definiscono “dummies” (“stupidi”) e rinunciano, non per mancanza di intelligenza, ma per mancanza di iniziativa e per abbondanza di paura.
Non gli hanno insegnato come essere protesi verso il nuovo quando si tratta di tecnologia, quindi non fanno alcun sforzo, e sono guidati dalla paura e non dalla passione. Per il resto della loro vita.
Insegnare ad essere protesi verso il nuovo è possibile.