David Weinberger scrive:
Nel momento in cui la conoscenza diventa una rete, la persona più intelligente nella stanza non è quella di fronte a noi che insegna, e la sapienza non è quella collettiva di tutte le persone nella stanza. La persona più intelligente nella stanza è la stanza stessa: la rete che unisce le persone e le idee nella stanza, connettendosi a quelli fuori dalla stanza. Non è che la rete sia diventata una sorta di super cervello consapevole. Piuttosto la conoscenza è diventata una cosa unica – non si potrebbe proprio pensare altrimenti – con la rete che la attiva. Il nostro compito è quello di imparare come formare delle stanze intelligenti – cioè come formare reti che ci rendono più intelligenti, specialmente dal momento che, quando fatte male, le reti possono renderci terribilmente più stupidi.
Questo è rivoluzionario, ovviamente. Il fatto che ciascuno di noi possa formare una rete (di persone, di risorse dati, di esperienze) che ci renderà più intelligenti o più stupidi è totalmente nuovo e importante.
Cosa sta facendo la tipica scuola per insegnare agli studenti ad essere bravi nel fare questa cosa?