Ci sono veramente solo due strumenti che un educatore può usare. Quello più semplice è la paura. La paura è facile da inculcare, facile da mantenere, ma alla fine è tossica.
L’altro strumento è la passione. Un bambino che ama i dinosauri o il baseball o la geologia finirà per studiarli da solo. Si impegnerà sempre di più per avere altre informazioni, e ancora meglio, padroneggiare il pensiero dietro quest’ultime.
La passione può sconfiggere la paura – la paura di perdere, di fallire, di essere ridicolo.
Il problema è che la passione individuale è difficile da quantificare – difficile da incorporare nel sistema industriale. Non è creata in modo controllato. È sicuramente più difficile da creare per grandi masse di persone. Certo, è facile avere una sala riunioni piena di delegati che supportano un candidato, e ancora più facile è entrare in contatto con le masse al Wembley Stadium, ma la passione che alimenta i sogni e crea cambiamento deve nascere dallo stesso individuo, non da un semidio.