La gran parte di questo manifesto amplifica l’attitudine dell’hacker. Non sto parlando dei criminali che entrano illegalmente nei computer (chiamati cracker), ma degli hacker veri e propri: sperimentatori appassionati, desiderosi di scoprire qualcosa di nuovo e disposti a arrotolarsi le maniche per capire come funzionano le cose.
Scoprite la storia di questa studentessa sedicenne della Georgia.
Dopo essere stata ammessa al MIT all’età di sedici anni, ha fatto quello che tutti gli hacker avrebbero fatto: ha trasformato la sua lettera di ammissione in una sonda spaziale e, dopo aver collegato una videocamera, l’ha spedita a 91.000 piedi di altezza (circa 28 km). E ha tratto anche un film da questa storia.
Qualcuno ha insegnato ad Erin King come pensare in questo modo. Chi è il prossimo? Il nostro lavoro più importante non è forse quello di far crescere una generazione di hacker matematici, hacker letterari, hacker musicali e hacker della vita?